Silvia Nelli – Paura & Coraggio
Il domani è qualcosa a cui tutti volenti o no andiamo incontro. Cercare di farlo con positività e coraggio èla cosa più saggia da fare.
Il domani è qualcosa a cui tutti volenti o no andiamo incontro. Cercare di farlo con positività e coraggio èla cosa più saggia da fare.
Dopo una grande delusione, non importa come, l’importante è rinascere.
Il valore di me stessa io lo conosco molto bene, per questo dove non c’è coerenza e stabilità, ma arroganza io non resto.
Tra milioni di persone avevo scelto te. Tra milioni di sguardi mi ero fermato dentro al tuo. Era felicità quello che sentivo, era quella strana “cosa” che chiamano felicità, quel sentirmi invincibile e padrone del mondo. Era lì che volevo restare, tra quelle braccia, su quelle labbra, in quel cuore e in quei pensieri. Era lì che risiedevo, lì che mi sentivo a “casa”! Quello era il posto in cui avrei voluto abitare per sempre, se non fosse stato che non mi hai rinnovato il contratto con un cuore che stava già altrove e lo sfratto è stato effettuato ancor prima che potessi replicare e rendermene conto.
Io credo che nemmeno se unisco tutte le menti insane del reparto psichiatria riesco a farne una tanto malata come la tua!
Spesso aspettiamo chi non arriverà mai, e lasciamo andare chi sta aspettando noi da troppo…
Siamo “bianco neri”. Siamo bianchi come la luce e neri come il buio in cui vi abbiamo per l’ennesima volta lasciato. Un campo spesso contestato, un nome spesso storpiato: da Juventini a “rubentini”. Ma in realtà nessuno è santo. Siamo a 33 e in questo bellissimo caso, amici miei, comunque giri quel numero, sempre 33 sono! Chiamateci come volete, disprezzateci. Mentre voi parlate, divorati dalla rabbia, sperando in un affondo noi trionfiamo per la 33esima volta alla faccia vostra. Ne esistono di colori, ma qualsiasi altro colore che non sia “bianco nero” è bello da ammirare solo nell’arcobaleno, nelle emozioni e nelle sfumature di un tramonto. Ma su un campo di calcio, sempre e solo “bianco nero” sia.