Federica Maneli – Poesia
Sono un poeta ma tutti mi credono un camionista.
Sono un poeta ma tutti mi credono un camionista.
Nella sciattezza linguistica in cui viviamo c’è bisogno della poesia, che ha la funzione di avvicinarsi all’assoluto. In questo mercato generale delle parole, la parola poetica diventa un assoluto.
La cosa peggiore è che chi ha dentro l’universo non ha nessuno a cui darlo.
L’ho immaginato tante volte, io e te, mano nella mano a mergellina, a sentire il profumo delle onde che si schiantano contro gli scogli. Il suono di una fisarmonica che trasforma la città per pochi spiccioli. Tu con una mano mi sistemi i capelli che volano nell’aria tra i raggi del sole. E non serve nient’altro che esser li, a guardare il mare e a sentirti mio, solo ed esclusivamente mio.
Che ci sia o no qualcuno ad ammirarli, i fiori sbocciano. E lo stesso vale pure per la poesia.
La vita ci passa fra le dita come un soffio di vento: a volte ci sfiora altre passa senza nemmeno toccarci.
Sforzati, poetadi segnare le tue più belle visionisulla pelle non su sterili pagine bianche.