Arjan Kallco – Poesia
Non c’è miraggio più bello e suggestivo, se non quello della nostra antichità che rivive nelle poesie del nostro tempo.
Non c’è miraggio più bello e suggestivo, se non quello della nostra antichità che rivive nelle poesie del nostro tempo.
La poesia nacque la notte in cui l’uomo contemplava la luna pur consapevole che non era commestibile.
Ognuno va alla ricerca del proprio destino, anche a mezzi proibiti, ma nessuno vuole seguire la logica della esca. Sembra antica.
Mi piaceva pensare che i problemi dell’umanità potessero essere risolti un giorno da una congiura di poeti: un piccolo gruppo si prepara a prendere le sorti del mondo perché solo dei poeti ormai, solo della gente che lascia il cuore volare, che lascia libera la propria fantasia senza la pesantezza del quotidiano, è capace di pensare diversamente. Ed è questo di cui avremmo bisogno oggi: pensare diversamente.
La poesia più bella nasce sempre dalle lacrime sincere di una grande delusione, anche quella che non viene scritta. La sofferenza strizza il cuore e il succo che ne viene fuori è arte.
Niente può essere inutile a un poeta.
Il verso è tutto.