Sarah Sarotti – Poesia
I poeti hanno piedi dotati di ali molto grandi e… quando si spicca il volo, si vola davvero!
I poeti hanno piedi dotati di ali molto grandi e… quando si spicca il volo, si vola davvero!
L’essere o sentirsi poeta è anche piangere la tristezza dietro il sorriso della penna.
Ognuno di noi ha dentro di se un animo poetico… sono poi le circostanze della vita a farlo uscire.
Che una poesia sia intraducibile è la prova che il suo autore ha fatto centro.
Nell’intelletto non vi è nulla che non sia stato prima nei sensi.
Or s’io potessi dir quel che non dicoe se potessi far quel che non faccioe se mio nome non fosse d’affacciopei posteri re sarei, e non mendico.La bocca dice ciò che cuor disdice,contraria è mano a ciò ch’istinto detta,così reprime il petto ogni vendettae il vero copre velo di vernice.Se fossi, invece, l’uomo che vorreie se tenessi ciò ch’ora non tengoe se oprassi così, com’io sostengo,pel popolo insuperabile sarei.Se in sala tonda lesto mi portassi,in man qualcosa dal parlare mutoche sempre d’uomo fu ed è temutoe se a occhi chiusi tutti li mirassistatua d’argilla certo guadagnereie questo nome che in nulla tien famapoi ogni lingua ne terrebbe bramach’appeso a frondosa quercia penderei.
Un poeta è sempre laddove si celebra l’anima a suon di versi, cioè la sua anima, la poesia.
L’essere o sentirsi poeta è anche piangere la tristezza dietro il sorriso della penna.
Ognuno di noi ha dentro di se un animo poetico… sono poi le circostanze della vita a farlo uscire.
Che una poesia sia intraducibile è la prova che il suo autore ha fatto centro.
Nell’intelletto non vi è nulla che non sia stato prima nei sensi.
Or s’io potessi dir quel che non dicoe se potessi far quel che non faccioe se mio nome non fosse d’affacciopei posteri re sarei, e non mendico.La bocca dice ciò che cuor disdice,contraria è mano a ciò ch’istinto detta,così reprime il petto ogni vendettae il vero copre velo di vernice.Se fossi, invece, l’uomo che vorreie se tenessi ciò ch’ora non tengoe se oprassi così, com’io sostengo,pel popolo insuperabile sarei.Se in sala tonda lesto mi portassi,in man qualcosa dal parlare mutoche sempre d’uomo fu ed è temutoe se a occhi chiusi tutti li mirassistatua d’argilla certo guadagnereie questo nome che in nulla tien famapoi ogni lingua ne terrebbe bramach’appeso a frondosa quercia penderei.
Un poeta è sempre laddove si celebra l’anima a suon di versi, cioè la sua anima, la poesia.
L’essere o sentirsi poeta è anche piangere la tristezza dietro il sorriso della penna.
Ognuno di noi ha dentro di se un animo poetico… sono poi le circostanze della vita a farlo uscire.
Che una poesia sia intraducibile è la prova che il suo autore ha fatto centro.
Nell’intelletto non vi è nulla che non sia stato prima nei sensi.
Or s’io potessi dir quel che non dicoe se potessi far quel che non faccioe se mio nome non fosse d’affacciopei posteri re sarei, e non mendico.La bocca dice ciò che cuor disdice,contraria è mano a ciò ch’istinto detta,così reprime il petto ogni vendettae il vero copre velo di vernice.Se fossi, invece, l’uomo che vorreie se tenessi ciò ch’ora non tengoe se oprassi così, com’io sostengo,pel popolo insuperabile sarei.Se in sala tonda lesto mi portassi,in man qualcosa dal parlare mutoche sempre d’uomo fu ed è temutoe se a occhi chiusi tutti li mirassistatua d’argilla certo guadagnereie questo nome che in nulla tien famapoi ogni lingua ne terrebbe bramach’appeso a frondosa quercia penderei.
Un poeta è sempre laddove si celebra l’anima a suon di versi, cioè la sua anima, la poesia.