Alexandre Cuissardes – Politica
Per un politico è più facile mettersi una mano sul didietro, per proteggersi dagli attacchi degli avversari, che non sulla coscienza per chiedersi se ha sempre agito in nome del bene comune.
Per un politico è più facile mettersi una mano sul didietro, per proteggersi dagli attacchi degli avversari, che non sulla coscienza per chiedersi se ha sempre agito in nome del bene comune.
Sentiamo dire che le avversità fortificano, a me non sono servite a rendermi più forte, ma solo a farmi soffrire.
È meglio non vedere i problemi piuttosto che vederli ma non avere soluzioni.
È il momento disperato in cui si scopre che quest’impero che ci era sembrato la somma di tutte le meraviglie è uno sfacelo senza fine né forma, che la sua corruzione è troppo incancrenita perché il nostro scettro possa mettervi riparo, che il trionfo sui sovrani avversari ci ha fatto eredi della loro lunga rovina.
Il comunismo è come il proibizionismo: l’idea era buona, ma non ha funzionato.
In politica cambiano i cazzi ma i culi son sempre gli stessi.
Troppo spesso ancora prima del destino sono gli uomini peggiori a decidere la sorte di altri uomini.