Giorgio Napolitano – Politica
La realtà del lavoro operaio, con i suoi problemi e anche nella sua configurazione umana, ha rappresentato una parte importante della mia vita. E non lo dimentico.
La realtà del lavoro operaio, con i suoi problemi e anche nella sua configurazione umana, ha rappresentato una parte importante della mia vita. E non lo dimentico.
Vista la situazione del paese forse l’unica cosa che possiamo fare per festeggiare i 150 anni è vomitare… bianco rosso e verde.
Più che lamentarci di chi ci opera facendoci del male dobbiamo essere incazzati con chi ci ha portato la malattia.
Siamo pazzi, siamo squilibrati, siamo quelli che sbottano, che usano violenza, i ribelli senza un obiettivo, i rivoluzionari senza una rivoluzione in una società dove crisi è il suo secondo nome in un mondo finito e senza un lieto fine.
Dalla mancanza di giustizia traggono vantaggio solo i peggiori.
Quello che più colpisce nelle vicende legate ai magistrati Luigi De Magistris e Clementina Forleo è che sono state oscurate completamente le inchieste che stavano conducendo. Di “Why Not” e di “Unipol” non parla più nessuno. Stiamo andando oltre alla metafora del dito che indica la luna. Qui hanno fatto scomparire direttamente la luna e ci hanno lasciato solo il dito da guardare.
La più grossa contraddizione del capitalismo attuale è la seguente: se le macchine prendono il posto dell’uomo sia nella produzione e sia nei servizi (vedi ad esempio le casse automatizzate dei supermercarti ) a quali persone si venderanno prodotti e servizi se chi lavorerà saranno sempre meno persone?