Alexandre Cuissardes – Politica
Chissà perché ogni volta che la sinistra cerca di pisciare addosso al suo nemico numero uno finisce per pisciarsi sui piedi.
Chissà perché ogni volta che la sinistra cerca di pisciare addosso al suo nemico numero uno finisce per pisciarsi sui piedi.
Tutta l’arte è un vaneggio, la politica è un vaneggio; i supermercati e le autostrade, la scienza e la letteratura, la filosofia e la guerra. La religione è un vaneggio, le chiese e le sigarette. L’amore è uno dei vaneggi più grandi. Noi stessi siamo un vaneggio chimico che sta in piedi e parla per non so quale tipo di miracolo. Siamo arte, la terra è arte e un vaneggio perché l’universo è un vaneggio enorme. Questo stesso commento è un vaneggio, ma qualcuno potrebbe considerarlo poetico e quindi arte. Secondo me è arte tutto quello che contiene l’impegno di una qualsiasi parte del cervello e i sentimenti, soprattutto gli ultimi perché sono un vaneggio del cervello e aiutano a produrre arte, più grande è il sentimento, più grande è il vaneggio, più grande è l’opera. Oggi mi andava di pensarla così, domani potrei anche pensarla in modo diverso, ma credo di no, ne sono quasi certo.
Chi non si interessa di capire come si evolve la politica in una democrazia e non da la sua preferenza, sono i primi responsabili squallidi e ignoranti di possibili dittature, perché facilmente manipolabili e resistenti al cambiamento.
Una delle frasi più “istruttive” dell’anno è quella detta da una nessuno ad una non ispettore di polizia.
Sono contento di essere fedele ai sani principi della democrazia, ma assolutamente schifato da coloro che asservono i principi della democrazia.
Lo stesso segno, una x, può portare grande fortuna, o solo disgrazie. Se lo metti al posto giusto su di una schedina dei giochi può cambiarti la vita in meglio, se non va bene hai gettato un euro. Se la stessa x la metti su una scheda elettorale comunque tu la metta sprechi tempo e non vinci mai niente.
La democrazia è una forma piacevolissima di governo, piena di varietà e di disordine, e dispensa una sorta d’eguaglianza agli eguali come agli ineguali.