Ludwing Börne – Politica
I governi sono le vele, il popolo è il vento, lo Stato è l’imbarcazione, il tempo è il mare.
I governi sono le vele, il popolo è il vento, lo Stato è l’imbarcazione, il tempo è il mare.
Il parere della maggioranza non può essere che l’espressione dell’incompetenza.
È il 19 luglio 1992 che finisce la giustizia italiana, una fine che arriva nel modo più efferato e drammatico che si può immaginare. Una fine che si vede negli occhi lucidi, increduli e rassegnati di un uomo che allora era uno degli ultimi uomini della vera giustizia. Tutto di li in poi si sgretola in un sistema che così brutalmente malato che ci ha portati a questa attuale situazione, perché di Uomini di giustizia come quelli capitano una sola volta e gli si abbandona a un destino che viene ritenuto sia solo il loro, e si arriva a capire troppo tardi che con loro è morto lo spirito di giustizia e legalità del “Bel Paese”.
In uno Stato totalmente corrotto si fanno leggi a non finire.
Per i politici noi vediamo ma loro ci rendono ciechi, sentiamo ma loro ci rendono sordi, parliamo ma loro ci rendono muti, ragioniamo ma… per quanto ancora noi saremo così stupidi?
Se fossi una colomba e volar potessi, con le mie feci, del mondo, bombarderei tutti i potenti e dall’alto in basso a lor direi: “vedete, brutti stronzi, tanta boria manifesta e basto solo io a cacarvi in testa”.
Quando alle persone si tolgono i diritti è un po’ difficile imporre i doveri.