Gabriele Martufi – Religione
Esegesi biblica: un modo elegante di dare dell’ignorante a Dio.
Esegesi biblica: un modo elegante di dare dell’ignorante a Dio.
Non mi faccio impressionare dal maligno, ma ho terrore degli imbecilli che lo venerano.
Siamo incalzati in ogni modo, ma non alle strette da non muoverci; siamo perplessi, ma non assolutamente senza via d’uscita.
Sò che ci sei perché Ti sento vicino in ogni momentoSò che ci sei perché infondi amore nella mia anima.Sò che ci sei perché mi aiuti a sopportarei dolori che, a volte, la vita mi offre.Sò che ci sei perché vedo mia figlia.Sò che ci sei perché amo la mia famiglia.Sò che ci sei perché quando ti invoco, e piangoPur non rispondendomi ti sento al mio fianco…
Ai miei tempi sono stata chiamata in molti modi: sorella, amante, sacerdotessa, maga, regina. Ora, in verità, sono una maga e forse verrà un giorno in cui queste cose dovranno essere conosciute. Ma credo saranno i cristiani a narrare l’ultima storia. Il mondo della Magia si allontana sempre di più dal mondo dove regna il Cristo. Non ho nulla contro di lui, ma solo contro i suoi preti che negano il potere della Grande Dea oppure l’avvolgono nella veste azzurra della Signora di Nazareth e affermano che era vergine. Ma che cosa può sapere una vergine delle sofferenze dell’umanità?
La globalizzazione? L’ha inventata per primo il cristianesimo! Ma il fatto è che pur essendo un modo di vita omogeneo, lascia ad ogni singola persona l’espressione creativa dell’amore divino.
Nell’aridità e nel vuoto l’anima diventa umile. L’orgoglio di un tempo sparisce quando in se stessi non si trova più nulla che dia l’autorizzazione a guardare gli altri dall’alto in basso. L’anima deve considerare l’aridità e il buio come buoni presagi: come segni che Iddio le sta al fianco, liberandola da se stessa, strappandole di mano l’iniziativa.