Franco Paolucci – Religione
La resurrezione non è un mistero: basta avere capacità di leggere quanto è memorizzato nelle spirali del dna.
La resurrezione non è un mistero: basta avere capacità di leggere quanto è memorizzato nelle spirali del dna.
La religione è la figlia della speranza e della paura, che esprime all’ignoranza la natura dell’inconoscibile.
Da allora abbiamo parlato molto di fede: quella adamantina secondo cui il medico misura ogni momento della sua giornata e quella cosa sottile e malconcia che è quanto rimane della mia. La vedo come un tessuto sbiadito di una bandiera su un bastione, perforata dai colpi e, se un tempo recava un’insegna, ora nessuno potrebbe dire quale fosse. Ho detto ad Ahmed Bey che non posso più affermare di avere fede. Speranza, forse. Abbiamo convenuto che per ora può bastare.
Signore, tu sei la mia vita, senza di te il vivere non è vivere.
Il nostro DNA è ancora pieno di animalità.
Il mondo che vorrei sta nel sorriso sincero di un bambino, innocente e puro. Il mondo che vorrei trova spazio per l’amore, per la carità, per la vita. Il mondo che vorrei sta nella forza di un fiorellino da campo che nonostante tanti disagi cresce forte senza far mancare al mondo il suo profumo. Il mondo che vorrei è la forza di un cuore di un bimbo appena nato che ama senza domandarsi perché. Il mondo che vorrei si chiama come te come lui come tutti noi che ancora vediamo e crediamo che uno spiraglio c’è per arrivare a te! Perché il mondo che vorrei somiglia tanto a te.
Non mi devo nemmeno domandare se Dio esiste, mi basta sentir cantare gli usignoli all’alba per sapere che c’è.