Elias Canetti – Religione
Dio fu un errore. Ma è difficile stabilire se fu commesso troppo presto o troppo tardi.
Dio fu un errore. Ma è difficile stabilire se fu commesso troppo presto o troppo tardi.
Ciao Albino, so che posso dirti “ciao”, e certamente tu sai che ho amato ed ancora amo il tuo modo d’essere cristiano volto a sconfessare il “cristianesimo corrente”.Oggi sono 32 anni (un dì meno della durata del tuo papato misurato in giorni), spero solo che verrà il tempo che il tuo spirito permetta che gli uomini possano profanare il tuo corpo per sapere cosa ti ha ucciso.Non spero nel “chi”, almeno nel “cosa”.Ciao Albino, ti Amo.
Tante religioni, tante diversità per dare un senso ad una sola parola, amore per il prossimo, eppure, tanta falsità nel pronunciare invano un unico senso. Amore infinito! Amore divino universale!
Di qualsiasi ideologia o religione tu possa essere va bene, ma attenzione questo non ti dà il diritto di decidere o imporre i tuoi principi agli altri.
Il miracolo della vita non va capito ma vissuto pienamente.Non basta la preghiera, il Signore ha bisogno di tutti noi per costruire e realizzare.Gesù ha bisogno di piedi che camminano verso chi ha bisogno, di mani che donano carità, di occhi negli occhi per sentirsi vivi, di labbra che pronunciano con un sorriso parole di speranza e d’Amore, di braccia che abbracciano chi è solo.Non tutti se ne accorgono perché l’indifferenza e l’ignoranza di chi è troppo preso di sé, non riesce o non vuole vedere che, lontani da tappeti rossi e riflettori, ci sono persone normali che ogni giorno vivono la propria quotidianità nel servire Dio in ciò che Egli ha affidato loro, come la famiglia, gli amici, i malati, i carcerati, i poveri, gli animali.C’è chi, in silenzio e solitudine, prega per chi ama e vorrebbe facesse parte della propria vita.E poi ci sono artisti che grazie al proprio dono, diffondono messaggi positivi ed educativi in cui si può scorgere la firma di Dio.
L’italiano crede più nei santi che in Dio, anche perchè li ha più a portata di mano.
Ti giudicherò secondo le tue opere e ti domanderò conto di tutte le tue nefandezze. Né s’impietosirà il mio occhio e non avrò compassione, ma ti terrò responsabile della tua condotta e saranno palesi in mezzo a te le tue nefandezze: saprete allora che sono io, il Signore, colui che colpisce.