Carlo Maria Martini – Religione
Tu, o Signore, sei il mio pane, e senza di te non posso vivere.
Tu, o Signore, sei il mio pane, e senza di te non posso vivere.
Egli solo vide, per la prima volta, che gli dèi esistono, poiché è stata proprio la natura ad imprimere nella mente di ogni uomo la nozione degli dèi. C’è forse un popolo, c’è una società di uomini che, pur senza una adeguata informazione, non abbia un qualche presentimento dell’esistenza degli dèi?
Talvolta scrivo una lettera greca, un theta o un omega, e girando appena un pochino la penna vedo la lettera che guizza; è un pesce, mi ricorda in un attimo tutti i ruscelli e i fiumi del mondo, tutto ciò che esiste di fresco e di umido, l’oceano di Omero e l’acqua su cui camminava Pietro; oppure la lettera diventa un uccello, mette la coda, rizza le penne, si gonfia, ride, vola via… Ebbene, Narciso, tu non dai molta importanza a lettere di questo genere, vero? Ma io ti dico: con esse Dio scrisse il mondo.
È più facile essere un uomo di chiesa che un uomo di fede.
Ho chiesto a Dio: donami la forza di resistere per superare le mie difficoltà.Ho chiesto a Dio: dammi la pazienza nel saper aspettare che tutto finisca, e che ritorni la serenità che ho perso.Ho chiesto a Dio: fammi riavere quel che ho perso ingiustamente.
La certezza di un Dio che conferisca un significato alla vita supera di molto, in attrattiva, il potere di fare il male impunemente.
Se dalla preghiera si alza un uomo migliore, la preghiera è esaudita.