Antonietta Corvaglio – Ricchezza & Povertà
Nessuno è così ricco da non poter ricevere e accettare qualche cosa dagli altri.
Nessuno è così ricco da non poter ricevere e accettare qualche cosa dagli altri.
Le anime che si sono affidate al mondo agiscono nel nome dell’odio, della violenza e della ricchezza lussuosa.Tu che hai la possibilità di fare delle opere di amore solidale ma tieni tutto per te, sei tra coloro che condannano alla povertà, alla fame, alla sete, alla mancanza di un lavoro e di una casa, alla mancanza dell’essenziale per vivere, alla violenza, all’odio e alla morte.Tu, come tanti, hai commesso il più atroce delitto nei confronti di ogni essere umano che potevi salvare ma che hai scelto di uccidere per arricchirti nei piaceri lussuosi del tuo egoismo.
Forse sarebbe stato meglio nascere con l’istinto di vivere grazie alle cose materiali, per esempio, se tutto quello di cui avessi bisogno si nascondesse dietro un’oggetto, mi basterebbe che esso sia sempre con me e sarei sempre a casa, sbaglio? Invece qualcuno ha voluto che nascessi con l’istinto di sfamare la mia pancia di sensazioni. La natura affascina, come i posti, come gli atteggiamenti delle persone, come il cielo, come il vento, come la pioggia, come il buio alle cinque del pomeriggio o come il sole alle nove di sera, ognuno di questi fattori porta ad una sensazione, ma io in particolare per essere di buon umore ho sempre bisogno di qualche sensazione che mi trasmetta una determinata cosa, mettiamo che adesso come adesso mi manca il fascino dell’inverno solitario, il caldo in casa che mi ricorda molto affetto, il buio del primo pomeriggio che trasmette un po di malinconia? Come faccio a sentirmi bene? Non posso provare nessuna di queste cose, allora si campa di rendita, aspettando l’inverno. E quando arriverà l’inverno ti mancherà l’atmosfera estiva dove la natura stessa ti circonda facendoti sentire per la prima volta in tutto l’anno legato alla terra come mai prima, allora si continuerà a campare di rendita e sarà difficile sentirsi a casa sempre. Come si uccide la malinconia?
C’è una povertà in questo tipo di vita, una povertà diversa da quella materiale di una volta.Una povertà interiore che, più che far paura, umilia. Umilia la grande ricchezza, la grande potenzialità che c’è in ognuno di noi.
Viviamo in un epoca dove mezzo mondo considera necessario il superfluo, e il resto muore per mancanza del necessario!
Chiunque sia capace di dare sé stesso è ricco.
Solo chi è stato povero può apprezzare appieno una sopraggiunta ricchezza.