Bertolt Brecht – Ricchezza & Povertà
Per chi sta in alto discorrere di mangiare è cosa bassa. Si capisce: hanno già mangiato.
Per chi sta in alto discorrere di mangiare è cosa bassa. Si capisce: hanno già mangiato.
Anche questo lo capisco. Io e milioni di uomini ricchi e poveri, sapienti e ignoranti, nel passato come nel presente, siamo d’accordo nel pensare che bisogna vivere per il bene. La sola conoscenza chiara, assoluta che possediamo è questa, e non si può spiegare con la ragione: è al di fuori della ragione e non ha nessuna causa e non può avere nessun effetto. Se ha una causa, il bene non è più bene, e se ha un effetto (la ricompensa) egualmente non è più bene. Perciò il bene è oltre la catena delle cause e degli effetti.
Ti guardi intorno e vedi tanta ricchezza… apparente.Dentro ogni essere illuso la pienezza deteriorante di sterilità d’animo alimentata dalle sconfitte e dalle frustrazioni del quotidiano.Gli allori? Esistono e come da natura sono fonte della semplicità!
Solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita, i ricchi possono solo tirare ad indovinare.
Ho visto sentimenti voltarsi le spalle per banali convenienze. Ho visto amori lottare all’impossibile per restare in piedi. Ho visto volti sorridere anche dentro la disperazione e occhi tristi dentro una vita adagiata. Ho visto il niente dentro al tutto e chi ha saputo trovare tutto dentro al poco. Ho visto persone essere felici del poco che avevano ed altre non riuscire a trovare un pizzico di felicità dentro il loro mondo pieno di ricchezze.
La povertà misurata al fine che è proprio della natura, è gran ricchezza, ma la ricchezza, se non viene limitata, è gran povertà.
La ricchezza non esiste.Se ci fosse…Sarebbe giovinezza senza vecchiaiae vita senza morte.