Sigmund Graff – Ricchezza & Povertà
L’avaro fa numerosi testamenti. Hanno per lui il fascino di spese che sa di non fare mai.
L’avaro fa numerosi testamenti. Hanno per lui il fascino di spese che sa di non fare mai.
Mai morrà la speranza, che si chiami essa città, malattia o povertà e, mai morrà il desiderio di guarire, che sia esso mal d’amore di grande dolore o di pianto estremo. Tutto ciò che riusciremo a fare con piccoli gesti, farà di ognuno di noi piccoli eroi, perché eroe non è solo colui che perde la vita per difenderne un’altra, ma lo è anche chi con un sorriso sa rendere arcobaleno tanti uragani che la vita, con ignomìa crea… impariamo ad amare tutti, e cerchiamo di rispettare la dignità di coloro che non ce la fanno a rialzarsi perché un triste evento li costringe alla fredda terra… solo così mai morrà la speranza.
Io amo i poveri e soffrirei in un mondo senza poveri. I poveri sono le brioches dell’anima.
A chi ha tutto manca il desiderio.
Nel gioco si crede, si affanna quello là, poi guarda nelle mani solo carta straccia, ride di sé, lo vedi? Vive ancora nella sua povertà.
Puoi pure sposare un Paperone, ma se sei povera d’intelletto povera rimani.
Ecco il prezzo dell’ingratitudine: infelicità, delusioni, vaghe speranze, e sogni irraggiungibili! Abbiamo tutto quello che occorre per essere felici, ma insoddisfatti siamo alla ricerca di qualcosa di più elettrizzante, più eccitante, più soddisfacente! Oh vanagloria che offuschi gli occhi e infondi miraggi, le cose belle della vita sono semplici e a portata di mano, ammiriamo un tramonto, il profumo di una rosa, il sapore di un bacio, non sono le cose semplice a trasformare la vita in momenti magici! Apprezzale e sarai contento!