Gianni Errera – Ricordi
La notte so cose che il giorno dimentico.
La notte so cose che il giorno dimentico.
E la tormenta del passato segue il suo diritto all’oblio. Siamo pionieri nuovi a tenersi per mano per domare la risacca.
Rivivere nella mente un frammento d’infanzia, tutto intorno la bellezza della natura, i pensieri che volava leggeri, felici, tra distese di grano e verdi prati a quello che sarebbe potuto essere il futuro, per tornare poi verso casa, stanchi ma felici e pensare che, come sempre il domani un nuovo giorno sarà.
Il dolore di una perdita è sonoro. Il ricordo doloroso di una perdita è muto.
Spesso i nostri sogni e ed i nostri incubi portano “lo stesso nome”.
Il passato spesso ha l’odore di una pozzanghera d’acqua putrida!
L’istante che fugge lo puoi imprigionare solo nei ricordi.
E la tormenta del passato segue il suo diritto all’oblio. Siamo pionieri nuovi a tenersi per mano per domare la risacca.
Rivivere nella mente un frammento d’infanzia, tutto intorno la bellezza della natura, i pensieri che volava leggeri, felici, tra distese di grano e verdi prati a quello che sarebbe potuto essere il futuro, per tornare poi verso casa, stanchi ma felici e pensare che, come sempre il domani un nuovo giorno sarà.
Il dolore di una perdita è sonoro. Il ricordo doloroso di una perdita è muto.
Spesso i nostri sogni e ed i nostri incubi portano “lo stesso nome”.
Il passato spesso ha l’odore di una pozzanghera d’acqua putrida!
L’istante che fugge lo puoi imprigionare solo nei ricordi.
E la tormenta del passato segue il suo diritto all’oblio. Siamo pionieri nuovi a tenersi per mano per domare la risacca.
Rivivere nella mente un frammento d’infanzia, tutto intorno la bellezza della natura, i pensieri che volava leggeri, felici, tra distese di grano e verdi prati a quello che sarebbe potuto essere il futuro, per tornare poi verso casa, stanchi ma felici e pensare che, come sempre il domani un nuovo giorno sarà.
Il dolore di una perdita è sonoro. Il ricordo doloroso di una perdita è muto.
Spesso i nostri sogni e ed i nostri incubi portano “lo stesso nome”.
Il passato spesso ha l’odore di una pozzanghera d’acqua putrida!
L’istante che fugge lo puoi imprigionare solo nei ricordi.