Flavia Basso – Ricordi
Il distruttore che chiamiamo Tempo, veste d’un sottile velo che al suo seguito trascina i ricordi. Guardiamo per un istante attraverso quel velo: nulla è mai perduto finché, anche se in un ricordo, qualcuno ti resta nel cuore.
Il distruttore che chiamiamo Tempo, veste d’un sottile velo che al suo seguito trascina i ricordi. Guardiamo per un istante attraverso quel velo: nulla è mai perduto finché, anche se in un ricordo, qualcuno ti resta nel cuore.
Sono invecchiato, il tempo è passato inesorabile, non ricordo più perché, avevo mille obiettivi, e speranze.Sono arrivato dove neanche credevo, in positivo e negativo, sono qui, con tanta esperienza dietro e poco tempo davanti.
Ci sono ricordi che non dimenticano il tuo passaggio e anche se tu li hai rimossi, loro ritornano a cercarti per incontrarti.
Alitare su uno specchio e scoprire sogni scritti e mai svaniti, riaffiorati e indelebili, ancora vivi. Arrossisci, ma poi li cancelli con un solo colpo di mano.
Ripensi al sorriso del tuo aquilone, ripensi alle mie mani infrugate e alle tue parole profumate.
Ci portiamo addosso i segni del passato, come macchie indelebili sui nostri occhi, traspaiono dai nostri sguardi.
È una contraddizione angosciante quella del tempo che deve passare per dimenticare. Perché il tempo è prezioso, la vita è preziosa e non bisognerebbe mai permettere al passato di condizionare gli attimi futuri. Eppure per me è così: i miei ricordi sono sempre lì, come una farfalla è appoggiata su un fiore, presenti in ogni attimo della mia vita, a trattenere il mio presente. E più mi domando quanto ci vorrà, più la mia vita resta ferma come quella farfalla in attesa di volare.