Sara Brillanti – Abbandonare
Se non uccidi con il pensiero non puoi dire di aver commesso un delitto.
Se non uccidi con il pensiero non puoi dire di aver commesso un delitto.
L’uomo che abbandona il proprio cane… diventa come lui.
Le persone fanno schifo, lo so. Anche quelle che dicevano che non ti avrebbero mai lasciato, “ci sarò sempre per te”, addirittura lui. E magari settimane, mesi fa; ci speravi ancora in un suo ritorno. Forse gli serve del tempo, e poi me l’ha promesso che non se ne andava. E aspetti, aspetti, aspetti e aspetti; ma niente cambia. E poi arriva. Arriva la svolta. Finalmente capisci. Capisci che non tornerà, che ha una nuova vita e tu non ne fai parte. Capisci che le sue erano solo parole di consuetudine, parole di chi riesce a dire un “ti amo” e non avere il batticuore. Capisci, però, anche che, in un modo o l’altro devi andare avanti. E in fondo ci riesci anche. Ti passa. E magari ci sarà sempre nell’aria un suo particolare, una sua piccola sfumatura a ricordarti di lui. Sarà semplice: inspira a fondo, e poi butta tutto fuori.
Devi scrivere ciò che la tua anima versa, senza pudore, pietà o rancore. Fai vivere…
Non abbandonarmi, Musa Erato, nel buio della notte inseguo la tua luce ma, sovente, come…
Se avessi saputo che sarebbe stata l’ultima volta avrei fatto sì che lo fosse stata…
L’abbandono lascia sempre un grande senso di vuoto, ti senti sconfitto.