Baruch Spinoza (Benedetto Spinoza) – Scienza e tecnologia
Chi, se non un disperato o un folle, sarebbe disposto a separarsi alla leggera dalla ragione e a spregiare le arti e le scienze negando a quella la possibilità di raggiungere la certezza?
Chi, se non un disperato o un folle, sarebbe disposto a separarsi alla leggera dalla ragione e a spregiare le arti e le scienze negando a quella la possibilità di raggiungere la certezza?
Ora che la Magistratura ha rinchiuso i migliori scienziati sismici che avevamo in Italia, causando con questa decisione l’impossibilità concreta di prevenire con i consueti studi, eventuali altri rischi sismici, dovrà la Magistratura stessa essere condannata per Dolo alla stessa condanna, poiché ha provocato rischi ancor più gravi!Le strade fanno più vittime ogni giorno dei terremoti, quante omissioni di rischio si potrebbero condannare ogni giorno? La crisi dovuta alle conseguenze del debito pubblico, ha provocato un numero sempre più crescente di suicidi, se dovessimo condannare tutte le autorità che hanno avuto negligenze in merito, potremmo trasferire Montecitorio a San Vittore!
Solo lo scienziato è vero poeta: ci dà la luna, ci promette le stelle, ci farà un nuovo universo, se sarà il caso.
Il trillare del telefono dovrebbe essere più intelligente.Un crescendo in nove squilli dal soave al fastidiosetto.Al decimo, sempre, 140 decibel esplicativi al “chiamante”…Vaffanculo, non rispondo!
La solitudine, oggi, è un cellulare che non squilla mai.
Scienza e tecnologia vanno sempre avanti di pari passo. Ci sono e ci saranno sempre nuovi esperimenti in tutti i campi che porteranno sempre a nuove conoscenze. Ci sarà sempre più progresso e speriamo che dopo il progresso non ci sia un catastrofico regresso.
Lo scienziato trova la sua ricompensa in ciò che Henri Poincarè chiama la gioia della comprensione, e non nelle possibilità applicative delle sue scoperte.