Antonio Papi – Silenzio
Farò del mio silenzio un arca, solo pochi potranno parteciparvi.
Farò del mio silenzio un arca, solo pochi potranno parteciparvi.
Ci sono persone care che abbiamo amato, apprezzato, stimato, che non sono più qui con noi. Sono stelle, che non trovi nell’universo infinito, sono nel nostro universo. Illuminano sempre il nostro cuore e la nostra anima, sono luci eterne accese dentro noi.
Arrivi a un punto in cui riesci a dire no a qualcuno che ti piace perché è più importante ciò che meriti di ciò che vorresti. Si sopravvive senza tante cose, nella vita, e ci si abitua molto più in fretta di quel che crediamo. È ora di pensare a me, adesso, come ognuno pensa a sé stesso, ed io, so perfettamente quello che voglio. Il resto, tenetevelo pure, insieme alle vostre sante mail ed sms. Le briciole, sono per le formiche.
C’è un silenzio che precede le mie parole e che molte volte le ammutolisce. Un silenzio che mi impongono e mi impongo perché il confronto a volte è sfibrante. Vi fa comodo il mio silenzio e vi serve. Mi serve il silenzio perché la mia voce sarebbe devastante. “Non sei la cima di tutto” mi dici e fidati lo so che è così. Ma fidati anche che nemmeno respiro totalmente in questo fango che tanto annebbia gli animi. Non mi vedi e se grido non mi vuoi sentire. La mia vita non percorre le tue vene ma le mie ed è il mio sangue che intacchi e che rendi invisibile. Non te lo permetto, non ti ferirò mai in vita mia ma non te lo permetto più.
Puoi fuggire dalle persone ma non da ciò che provi per loro.
Dicono che i silenzi raccontino molto più delle parole. Vero. Ci sono silenzi che raccolgono tutto il niente che c’era.
Molto meglio leggere un libro che ascoltare, molto meglio il silenzio della solitudine, che la compagnia di certe persone.