Johann Sebastian Bach – Silenzio
La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori.
La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori.
Spesso è il più denso silenzio, a rivelare parole che puoi trovare negl’occhi di colui che innanzi ti trovi.
Non sottovalutare mai un silenzio, anzi spesso dovresti dargli più valore e importanza delle parole. Di quelle dette ad alta voce, di quelle piene di rabbia, di quelle calme e anche di quelle incazzate. Perché il silenzio spesso sta a significare la fine della voglia di parlare, della voglia di capire e di lottare per te!
Nel silenzio del mio studio, ascolto il rumore incessante di una umanità che cerca se stessa, persa negli anfratti della vita, ha smarrito il senso dell’appartenenza e chiassosa si avvia verso l’oblio, per non sentire il grido di innumerevoli altre anime sole, perse anch’esse, perché nessuno sapeva ascoltarle nel frastuono generale che si generava.
Amo tacere perché è l’unica risposta da dare agli imbecilli.
Ma alla fine cos’è questo silenzio? Un male, un dolore, una cicatrice che spezza il fiato, ti logora l’anima, ti chiude il cuore e ti distrugge i sogni. Io amo il “rumore” quello forte, quello deciso, quello dove le parole ti fanno tremare il cuore, ti scoppiano dentro e ti dicono: io sono qui perché sei tutto quello che voglio e fanculo ai problemi, fanculo a chi non ci crede, fanculo al domani. Oggi siamo io e te e nient’altro che noi.
Le parole non bastano, e allora parla il silenzio che nasce dalla solitudine.