Alexandre Cuissardes – Società
Tutti i responsabili dei tanti settori del “pubblico che non funziona” sanno soltanto ripetere che hanno scarsi mezzi, nessuno di loro ammette di avere scarse capacità.
Tutti i responsabili dei tanti settori del “pubblico che non funziona” sanno soltanto ripetere che hanno scarsi mezzi, nessuno di loro ammette di avere scarse capacità.
Molti di quelli che governano andrebbero presi e rigovernati molto bene per toglierli il tanto sporco di dosso. Ma una volta puliti, invece che rimetterli al loro posto come si fa con le stoviglie, andrebbero gettati nella spazzatura.
Nessuno può salvare il mondo, ma ognuno può scegliere di spegnere la “scatola vuota parlante”, uscire per le strade, osservare, ascoltare e parlare con la gente. Incontrarsi, unirsi, proporre idee, realizzare ideali per migliorarci e vivere alla pari. Il cambiamento non è un’utopia, e si può raggiungere se si cammina uniti, insieme, e non divisi tra bandiere di partiti i cui adepti fanno soltanto i propri interessi. Se poi le persone dei “neonati movimenti apartitici” si stringono le mani, (il tempo al presente è voluto) il cambiamento nasce, cresce, matura e migliora la vita di tutti; pensiamo ai bambini e alle bambine che sono gli uomini e le donne di un domani molto vicino, perché siamo noi, in parte, responsabili del loro futuro.
Nonostante ciò che dice la chiesa accettare l’altro non significa subire l’altro, porgere l’altra guancia non significa voler prendere ceffoni.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Uno sguardo che bisogna chiamare lo sguardo del banchiere, e che ha qualcosa di quello degli avvoltoi e degli avvocati: è avido e indifferente, chiaro e scuro, brillante e cupo.
“Non è la risposta che volevo” disse lei, “facci l’abitudine ragazzina” disse lui in tono cinico “le cose non vanno mai come desideri!”