Alessandro Canella – Società
Disfatta l’Italia, bisogna disfare gli Italiani.
Disfatta l’Italia, bisogna disfare gli Italiani.
Il governo, nella migliore ipotesi, non è che un male necessario; nella peggiore, un male intollerabile.
Tranne pochi settori che riusciamo ad approfondire, tutta la nostra cultura è di seconda mano: è difficile o impossibile leggere tutti i grandi romanzi della letteratura universale, tutti i grandi testi mitologici, tutto Hegel e tutto Marx, studiare le fonti della storia romana, russa o americana. La nostra cultura dipende in buona parte dalla qualità di questa seconda mano: ci sono divulgazioni che, pur riducendo e semplificando, trasmettono l’essenziale e altre che falsificano o alterano, magari con presunzione ideologica; i riassunti del vecchio Bignami sono talora più vicini al testo di molte lambiccate interpretazioni psico-pedo-sociologiche.
Nelle mani dei potenti la giustizia non è che uno strumento di governo come gli altri.
Puoi strangolare il popolo di tasse, di notte puoi prelevare soldi dai conti correnti, puoi crearti uno stipendio milionario e una fantastica pensione dopo una sola legislatura, puoi arricchirti con tangenti su appalti di opere faraoniche inutili, puoi spendere milioni di dollari in armi e in guerre “di pace”, puoi chiamare tutte le forze dell’ordine a proteggerti, ma c’è una cosa che devi assolutamente fare quando il popolo s’incazza, corri!
Non capisco come possano essere buoni i frutti di una società marcia.
Quel che più conta non sono tanto i movimenti rivoluzionari in sé stessi, quanto i loro ideali proiettati nel futuro.