Alexandre Cuissardes – Sogno
Ore otto di stamani. Il mio sogno di stanotte aveva il sapore piacevole del limoncello, il mio stare sveglio di adesso ha la pesantezza di una sbronza.
Ore otto di stamani. Il mio sogno di stanotte aveva il sapore piacevole del limoncello, il mio stare sveglio di adesso ha la pesantezza di una sbronza.
Sogni, pezzi di un vetro infranto che lacera l’anima ad ogni pensiero. Sogni di una mente in agonia mentre a piedi nudi calpesta i taglienti frammenti di un ricordo perduto, smarrito nell’oblio di una vita mai vissuta.
I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano.
Tutto fu perfetto finché non fu reale.
Siamo molto di più di un corpo che si muove tra cielo e terra. In realtà, siamo sconfinate distese di spazio senza tempo, pronti a spiccare il volo per poter raggiungere un sogno.
I sogni cui teniamo di più non li riveliamo a nessuno, ma li custodiamo nel cuore. E sono quelli in cui non smettiamo di credere per tutta la vita.
Ci afferriamo ai sogni quando ci crediamo.