Michelangelo Da Pisa – Sogno
Fidati, se vuoi che un sogno germogli, occorrerà molto letame.
Fidati, se vuoi che un sogno germogli, occorrerà molto letame.
Ciascuno di noi è dotato della propria personale macchina del tempo. I “ricordi” che ci riportano nel passato ed i “sogni” per proiettarci nel futuro. La macchina del tempo è sempre in funzione. Perché il presente è il tempo che meno amiamo vivere.
L’ansia è navigare in una pozzanghera in burrasca.
Non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
Lo ricordo distintamente. Aveva la guancia sul mio petto. “Va tutto bene” le ripetevo, quasi a voler convincere me. Continuai a carezzarle i capelli finché le mie dita non vi restarono impigliate. “Che coincidenza”, pensai, accade lo stesso ai miei occhi tutte le volte che carezzano i tuoi.
La notte più bella è quando lasci andare i pensieri e insegui i sogni.
Se scrivi dopando le parole, colorandole di tinte appariscenti, coprendole di rumori assordanti, avrai gli occhi di tanti come punto di arrivo. Se scrivi pensando a chi leggerà, ricorda che su quel foglio non ci sarai tu, ma l’ombra del tuo io. Scrivere, fallo per te stesso, come se nessuno dovesse mai leggere le tue paure, le tue miserie, denudati su quel foglio, vomitaci sopra i tuoi pensieri, ma fa che siano crudi e non correggerti, non farlo mai, non cancellare nulla, non rileggerti. Ecco, quello sarai tu, forse, sporco, forse semplice e a tratti banale, ma sei tu e viaggerai oltre.