Andrea De Candia – Stati d’Animo
Di giorno, quando sono sveglio, i miei occhi vedono; di notte, barricati nelle palpebre, pensano.
Di giorno, quando sono sveglio, i miei occhi vedono; di notte, barricati nelle palpebre, pensano.
Facile!? Niente è ormai facile. Facile ormai è illudere, ferire e giudicare! Facile ormai è credere di sapere tutto, i motivi delle scelte altrui, i loro dolori e cambiamenti. Facile, si è facile giudicare, ma meno facile capire!
Desidero tanto lasciarmi incatenare le caviglie dalla schiuma del mare, mentre il vento accarezza il mio viso.
Ormai è da un paio d’anni che nella mia vita lascio tutto incolto, il mio orticello, la mia barba, i miei hobby, i sentimenti. Dovrei ridipingere di verde il pollice e arcobalenizzare tutto il resto.
Niente fa star più male, della fine di un amore. Ogni parte, sia fisica che mentale è incentrata su di un unico destinatario. Ti fai mille domande, non trovi una motivazione, lo stomaco si chiude e non riesci a dormire. Passi da uno stato d’animo all’altro, speri che tutto ritorni come prima, ma tu sai che non sarà così. Prima ti chiudi in te stesso, poi ne parli con chiunque, ottenendo un po’ di sollievo. Io credo che la soluzione migliore sia: lasciare che la sofferenza faccia il suo corso, ascoltando musica, piangendo, anche a dirotto se ti fa star meglio e parlando da solo, fino a quando quell’amore ormai finito resti solo un bel ricordo.
Lì, ove c’è imbarazzo della scelta, una forte fonte di attrazione assume un significato infinito ed incomprensibile.
La verità è che, dentro di me, sono sempre in partenza.