Andrea De Candia – Stati d’Animo
Osservo, cerco, qualcosa riesco anche a capire. Ma è sempre molto di più ciò che mi sfugge.
Osservo, cerco, qualcosa riesco anche a capire. Ma è sempre molto di più ciò che mi sfugge.
Margherita rise e se avesse potuto guardarsi allo specchio forse avrebbe scoperto di essere bella. Come l’amore dopo un litigio, così il sorriso dopo un pianto è lo spettacolo migliore che una donna possa mettere in scena.
Cristo, pensò, la gente ha intestini, bocche, polmoni, orecchie, ombelichi, organi sessuali, e capelli, pori, lingue, a volte denti, e tutte le altre parti unghie, ciglia, dita dei piedi, ginocchia, pance. C’era qualcosa di estenuante in tutto questo. Perché nessuno se ne lamentava?
Non ho notizie delle mie bozze emotive. L’inchiostro è un grumo che aspetta di fluire rosso.
Mi chiamano strega non perché sono cattiva, ma perché il mio intuito va oltre e non sbaglia mai.
Ho visto persone camminare a testa alta e fiere di se anche nella disperazione. E ho visto gente disperarsi per sciocche e inutili cose fermando il loro cammino. Ho sempre preferito stare male che non tentare e sempre preferirò rischiare al dover rimpiangere.
Respiro nell’anima il respiro della notte, in una disincantata veglia attendo il domani.