Tommaso Gattai – Stati d’Animo
Come un’aquila mi tuffo negli abissi dell’inconsapevole, per cercare di cogliere il nocciolo della vita e sentirne il torpore scorrermi dentro come una scossa.
Come un’aquila mi tuffo negli abissi dell’inconsapevole, per cercare di cogliere il nocciolo della vita e sentirne il torpore scorrermi dentro come una scossa.
Io spesso, tramuto in poesia l’Amore… colui che chiamo “il mio Dolore”. Nelle sue sfumature, intingo l’inchiostro per i miei versi. Il nero dipinge quella pagina bianca di Vita.
Era la rabbia che mi stringeva, la solitudine che mi ascoltava, il dolore che mi baciava, la tristezza che mi avvolgeva, la malinconia che mi coccolava. Sono queste cose che mi sono state vicine rendendomi ciò che sono: una donna difficile, difficile da capire, da prendere e da accettare. Ma non soffro più per questo, ho imparato che le persone non saranno mai vicine davvero come quello che affronti da sola.
La sintonia è quando le anime fanno l’amore prima dei corpi.
Sono caduta molte volte e alcune di queste mi sono anche fatta male e tanto. Sono una di quelle persone che non si lamenta, che non sopporta a lungo certe situazioni e certi atteggiamenti. Sono una tra quelle persone che la vita la prende di petto e non gliene frega niente del giudizio di chi senza sapere perché e per quale fottuta ragione decidi di fare una scelta al posto di un’altra. Sono una di quelle persone che ormai cammina da sola e a testa alta proprio perché non ha più paura di cadere perché ha imparato benissimo a rialzarsi e a raccogliere i pezzi.
Chi ha la primavera nell’anima, dentro il suo cuore vive l’elisir della eterna giovinezza.
Mi costringo alla fantasia, all’isola che non c’è. Acrobata, precaria, tipicamente instabile, assolutamente mutevole. Traballante sul reale, barcollante nel cuore.