Megan Zanin – Stati d’Animo
Aveva gli occhi sempre in tempesta; e lui, solo lui, riusciva a placare i suoi tormenti.
Aveva gli occhi sempre in tempesta; e lui, solo lui, riusciva a placare i suoi tormenti.
Freddo, nuvole, tuoni. E fuori c’è il sole.
Nell’attesa sta il brivido dell’inatteso.
A volte ci specchiamo dentro una canzone e lo facciamo con un leggero sorriso sulle labbra e gli occhi inumiditi di emozione. È strano come a volte alcune parole scritte da una persona che nemmeno conosciamo possano appartenerci terribilmente. Sentire quella musica e sentire cuore e mente che non seguono più una logica. È un po come quando ci innamoriamo, quando vediamo la persona che ci piace, quando ci sfiora. Ecco… l’emozione prende il sopravvento e supera la ragione. Spesso è questo che succede quando una canzone ci rovescia l’anima.
Amo la mia malinconia, laddove la dolcezza di un sogno vola leggera come farfalla, sul fiore di un bellissimo ricordo.
Chiudo gli occhi e mi fermo ad ascoltare il mio cuore… mi parla di caldi abbracci e dolci sorrisi… mi parla di corpi uniti da passione, di mani che si cercano e di labbra che si uniscono… mi parla di sguardi sinceri carichi d’emozioni… pronuncia un solo nome all’infinito, come una melodia lontana… ed il suo suono mi culla nella notte.
Solo un occhio poco attento identifica una lacrima con il dolore e un sorriso con la felicità, si può piangere di gioia, si può sorridere per celare l’ombra. Non sempre il mondo che hai dentro si sovrappone a quello esterno, sono geografie parallele.