Pasquale Maisto – Stati d’Animo
Il sole bussò alla porta dell’infinito e il giorno discinto, posata la veste, indossò la notte.
Il sole bussò alla porta dell’infinito e il giorno discinto, posata la veste, indossò la notte.
Un uomo è fatto da ciò che riesce a nascondere, anche a sé stesso.
La fantasia prende vita dall’intimo rapporto d’amore tra pensieri ed immaginazione.
Mentre attendi un tempo migliore guardi fuori dalla finestra e piove. Anziché aspettare che spiova prova a goderti l’attesa come se non stessi aspettando niente all’infuori di te stessa. E non prenderlo come un ossequio alla vanità se anziché contare le gocce ti guarderai allo specchio e sorridendo ti basterai, basterai alla tua intimità, alla delicatezza del tuo sguardo. Perché soltanto allora, solo allora cambierà il tempo, persino quando la pioggia ti sorprenderà ancora. E quando finalmente ritrovi te stessa ti basterà salire su un muretto per riconquistare il tuo tramonto.
Il dolore nel cuore è dignitoso e celato, un fardello che tutti hanno sulle spalle. Stolto è colui che ne fa scempio pubblicizzandolo per ottenere i consensi di un vasto pubblico; il percorso verso il conforto è la stretta e unica amicizia; è bandito il pietismo. Caliamo il sipario.
Non ho bisogno di grandi cose per stare bene, amo i gesti semplici, amo le piccole cose ma soprattutto amo l’effetto che fanno su di me.
Non si può desiderare la pace o addirittura voler essere intermediari di pace se poi non si perdona un amico e lo si estromette dalla propria vita, oppure si litiga spesso in famiglia e non si è sereni con se stessi. La pace la devi far nascere dentro di te ogni giorno con i semi dell’amore, dell’umiltà e del perdono.