Samantha Avvelenata – Stati d’Animo
Siamo tutti degli inguaribili ottimisti quando si tratta di descrivere se stessi.
Siamo tutti degli inguaribili ottimisti quando si tratta di descrivere se stessi.
Ho un sapore strano sulla lingua, come di un desiderio che tarda e sfuma, come di un’emozione andata a male, come di un sogno scaduto e parole con le quali ci si vorrebbe riempire le orecchie e la beffa di una sordità improvvisa.
In coloro che hanno raggiunto l’equilibrio, quando la tigre inizia a ruggire e vuole avanzare, il drago appare, pronto a combatterla.
Non sono cambiata, mi piacciono le solite cose, semplicemente mi sono evoluta.
Ci sono dei giorni “stronzi” da incubo che vorresti poter cancellare dal calendario dei ricordi, strapparli dalle pagine della tua vita. Sono quei maledetti giorni che ti hanno tolto il respiro, fracassato la tua anima e fatto a pezzo i tuoi sogni… e per quanto la tua anima urli pietà, la pietà non ti viene concessa. I ricordi si prendono possesso di te, come un’ombra ti seguono rendendo la tua giornata un inferno.
Certo, avere la “testa calda” è un problema, ma avere il cuore freddo è una disgrazia.
Vorrei scrivere, descrivere, raccontare. Non posso affermare di non avere tempo per far ciò, ma accidenti! Quando mi ritrovo con il quaderno sulle ginocchia e la penna in mano, non mi passa nulla di poetico e originale per la mente. Non ho le forze per pensare, vivo così intensamente che ormai farmi delle domande rovinerebbe ogni cosa. Quant’è bella la felicità, la vita. Se dovessi scegliere tra la vita e la scrittura, sicuramente non dovrei nemmeno pensarci. Se devo essere triste, malinconica e abbandonata per scrivere, tanto vale la pena di lasciar perdere e vivere. Arriverà il mio momento.