Edward Lee Thorndike – Stati d’Animo
Il piacere fissa gli atti che lo hanno prodotto, il dolore li elimina.
Il piacere fissa gli atti che lo hanno prodotto, il dolore li elimina.
Momenti. Esigo la mia solitudine, amo accoccolarmi tra me e me, sino ad addormentarmi così, avvinghiata alla mia anima e appoggiata al mio cuore.
Non è solo la voce che parla. Lo fanno anche gli occhi, i gesti e soprattutto le attenzioni.
Non faccio vedere la mia fragilità. A volte nessuno capisce quanto sensibile io sia: piango si, perché sono umana, di carne e ossa, ho anche un cuore e un’anima. Piango si, perché ho sofferto, e continuo a soffrire. Il mio pianto non è debolezza, anzi è grido, disperazione, perché sono una persona che sogna, lotta, e spera che un giorno qualcuno si accorga che ci sono anch’io in queste mondo.
Quando provo dentro di me qualcosa di grande, non esiste razionalità che mi lega. La razionalità rovina i sogni e le emozioni e le emozioni positive, quelle che diventano incontrollabili, vanno vissute. Non posso negarmi un brivido che mi fa sentire vivo.
Forse “pensavo” anche noi adulti abbiamo bisogno di una favola in cui credere, per addormentarci senza pensieri negativi per la mente.
Un giorno cercai risposte da quello che tutti chiamano Dio. Arrivai fino alle nuvole e mi accorsi che il cielo non era poi così azzurro. All’entrata domandai: “Ma non esiste musica in questo posto?”. “No, mi risposero, la pace è una quiete che non deve essere disturbata e che durerà all’infinito…”Che palle, pensai, nessun dolore e nessun patimento, niente passione e nessun turbamento. Ho fatto marcia indietro e son tornato a vivere nell’inferno della strada, la stessa strada che mi ha spinto a cercarti nel buio della notte.Quando sarai al mio fianco capirai anche tu che per vivere bisogna anche saper morire ogni giorno, sfidare te stesso per trovare il giusto cammino, tornare a essere stupidi o, forse, viver per sempre come un bambino.