Michela Strega – Stati d’Animo
Di lui volevo tutto, tranne il suo silenzio.
Di lui volevo tutto, tranne il suo silenzio.
La sensualità non nasce dall’essere donna, ma dall’essere femmina nel sangue.
Il tuo caldo abbraccio mi avvolge, mi circonda, mi regala fremiti di dolcezza che mi inondano, cuore, mente e corpo.
Quante volte pensiamo di essere come alberi forti; invece, una minima folata di vento e siamo abbattuti. Quante volte pensiamo di scalare una montagna; invece, un piccolo gradino e desistiamo. Quante volte pensiamo di fare mille passi; invece, un piccolo sgambetto e cadiamo senza più rialzarci. Non pensiamo in grande, non siamo in grado di farlo; riconosciamo la nostra piccolezza ed il Signore ci “solleverà”.
Per poter raggiungere la felicità non c’è altra via che la tristezza.
Non sono mai solo la notte. Abbraccio chi non c’è. Ascolto la voce di chi ho perduto. Stringo le mani di chi mi manca. Vivo la vita che non ho.
Alcuni legami, uniscono per sempre.
La sensualità non nasce dall’essere donna, ma dall’essere femmina nel sangue.
Il tuo caldo abbraccio mi avvolge, mi circonda, mi regala fremiti di dolcezza che mi inondano, cuore, mente e corpo.
Quante volte pensiamo di essere come alberi forti; invece, una minima folata di vento e siamo abbattuti. Quante volte pensiamo di scalare una montagna; invece, un piccolo gradino e desistiamo. Quante volte pensiamo di fare mille passi; invece, un piccolo sgambetto e cadiamo senza più rialzarci. Non pensiamo in grande, non siamo in grado di farlo; riconosciamo la nostra piccolezza ed il Signore ci “solleverà”.
Per poter raggiungere la felicità non c’è altra via che la tristezza.
Non sono mai solo la notte. Abbraccio chi non c’è. Ascolto la voce di chi ho perduto. Stringo le mani di chi mi manca. Vivo la vita che non ho.
Alcuni legami, uniscono per sempre.
La sensualità non nasce dall’essere donna, ma dall’essere femmina nel sangue.
Il tuo caldo abbraccio mi avvolge, mi circonda, mi regala fremiti di dolcezza che mi inondano, cuore, mente e corpo.
Quante volte pensiamo di essere come alberi forti; invece, una minima folata di vento e siamo abbattuti. Quante volte pensiamo di scalare una montagna; invece, un piccolo gradino e desistiamo. Quante volte pensiamo di fare mille passi; invece, un piccolo sgambetto e cadiamo senza più rialzarci. Non pensiamo in grande, non siamo in grado di farlo; riconosciamo la nostra piccolezza ed il Signore ci “solleverà”.
Per poter raggiungere la felicità non c’è altra via che la tristezza.
Non sono mai solo la notte. Abbraccio chi non c’è. Ascolto la voce di chi ho perduto. Stringo le mani di chi mi manca. Vivo la vita che non ho.
Alcuni legami, uniscono per sempre.