Vera Santoro – Stati d’Animo
Se le cicatrici che porto sono medaglie, a buon diritto potete chiamarmi generale!
Se le cicatrici che porto sono medaglie, a buon diritto potete chiamarmi generale!
Non incatenerò mai la mia anima a pregiudizi del tutto fuori luogo. Non giudicherò mai i passi di chi ha fatto le proprie scelte per le circostanze della vita, perché io da fuori riesco solo a guardare in parte a stenti ciò che vuole mostrare. Non lo farò, non giudicherò… chi conosce le proprie fatiche e difficoltà e non chiede niente a nessuno. Chi ha saputo reagire e affrontare i dispiaceri senza abbattersi e nasconde i propri dolori dietro una facciata scura d’apparenza. Non giudicherò chi ha fatto le sue scelte e ha deciso di non essere parte della mia vita. Chi, caduto nel fango della vergogna (con forza e coraggio), ci ha messo l’anima, il cuore e tutto se stesso per tirare avanti e rialzarsi. Non giudicherò, perché io non sono migliore di lui.
Quando smetterò di scrivere, vorrà dire che sarò uscito dalla follia.
Mia madre spesso dice che se il la testa sta sopra al torace c’è un motivo ben valido. La testa sta sopra al cuore, il primo governa sull’altro. “Il cervello sta sopra al cuore, pensa prima di amare”
Ci sarà sempre qualcosa di te che mi farà battere il cuore.
Non posso essere amata da tutti. Anche in me ci saranno atteggiamenti, modi e pensieri che per alcune persone possono essere sbagliati. Se io so capire questo gli altri dovrebbero avere la stessa intelligenza per capire che nemmeno a me possono piacere tutti. E quando qualcuno non mi piace, non deve ne giudicarmi, ne insultarmi e tanto meno pretendere di piacermi ad ogni costo.
Ho deciso di non farmi trattare più in un modo che non mi piace. Quindi, quando c’è da mandare a quel paese qualcuno lo faccio e basta. Sono stanca di stare attenta a non ferire e lasciarmi ferire.