Giuditta Cattaneo – Stati d’Animo
Rubo la pazienza ai Santi, Il moto perpetuo del mare ed inizio a ripulire il mio cuore.
Rubo la pazienza ai Santi, Il moto perpetuo del mare ed inizio a ripulire il mio cuore.
Cerco la solitudine, la solitudine del mio amore.
Il disagio che provo quando so di non poter spiegare a nessuno l’importanza che hanno per me alcuni gesti, è a dir poco frustrante.
Siamo poesia dimenticata e musica mai ascoltata, siamo lacrime buttate al vento e gioie perse tra le note del web.
Le emozioni rianimano l’anima.
A volte mi domando se serve, se serve a qualcosa essere così, fare quello che faccio, essere come sono.
Ecco l’alba che spunta all’orizzonte! Io son qui ancora eretto, sulle pendici del monte, il vento fa ondeggiare la mia cima: sono un pino, che sta per dire addio alla vita, al sole che ogni mattina illumina il mio risveglio. Non vedrò più il manto stellato della notte scendere su di me. Questa croce bianca, segnata sul mio tronco è la mia condanna. Tra poco arriveranno e mi abbatteranno, senza vita, disteso sulla terra brulla, non potrò gridare la mia sofferenza agli uomini, che li, ritti, con l’ascia in mano, avran reciso per sempre il mio unico sostegno di vita.