Susan Randall – Stati d’Animo
Tu non puoi capirmi, nessuno può capirmi, non mi capisco neanche io, figuriamoci se puoi capirmi tu!
Tu non puoi capirmi, nessuno può capirmi, non mi capisco neanche io, figuriamoci se puoi capirmi tu!
Quella linea sottile ed invisibile, che unisce e separa, camminando parallela a volte si mescola ignara. Nessuno ne è immune non esiste antidoto. Ti credi forte, cammini cercando di mantenere il tuo equilibrio, ti aggrappi ed inconsapevolmente cadi.
Buongiorno mondo innamorato, deluso, sorridente, strappato che tra mare e montagne custodisci i sogni e coltivi speranze.
Una giornata di sole non cancella di colpo il vento freddo che hai dentro ma di sicuro aiuta a sopportare meglio quel vento. Ed è importante, si lo è! E se chi è vicino o lontano non coglie il valore di quel singolo giorno prendi ogni raggio che ti accarezza e cammina sulla battigia con l’unica cosa che conta: quel sole! Che è il modo in cui il mondo ti dice che gli piace ascoltare la tua voce.
Siamo tutti troppo vigliacchi per mostrare i nostri veri sentimenti.
Non riesco a comprendere quelle persone che credono che si possa dimenticare. Ma come si può dimenticare e far finta di nulla quando poi quello che dovresti dimenticare fu importante.
La vita è un circo, io sono un pagliaccio, ho una maschera felice e non riesco più a piangere. Sono il peggiore degli acrobati, cammino su una fune augurandomi di cadere giù. Resto sempre in equilibrio perfetto. Un inconsapevole compagno mi prende al volo ad ogni volteggio dal trapezio. Sul mio spettacolo non cala mai il sipario, il mio pubblico sembra voler ridere per sempre. Un’eco di gioia incomprensibile e distante. Non conosco altro luogo da chiamar casa che non sia questa grande tenda, non ho altra famiglia se non questa folla divertita. Non conosco nient’altro al di fuori di questo, nient’altro conoscerò mai. Io sono il pagliaccio. Io, non altri, rispondo a questo ruolo e in eterno io sono.