Antonio Cuomo – Stati d’Animo
Il pensiero va, dove lo porta il cuore.
Il pensiero va, dove lo porta il cuore.
Era un sabato sera di dicembre. Ero nella mia stanza e stavo bevendo molto più del solito. Mi accendevo una sigaretta dietro l’altra pensando alle ragazze, alla città, e agli anni che avevo davanti a me. Guardavo davanti a me e non mi piaceva quasi niente di quello che vedevo. Non ero un misantropo o un misogino ma mi piaceva star solo. Si stava bene seduti tutti soli in uno spazio ristretto a fumare e a bere. Avevo sempre fatto ottima compagnia a me stesso.
In quanto a bellezza, non ho degli ideali precisi; cerco semplicemente delle cose che mi piacciano, e le idee mi vengono guardando, ascoltando, toccando.
Non mi fido facilmente di nessuno, soprattutto di chi finge di fidarsi di me senza nemmeno conoscermi.
Adesso so che non sono il “centro dell’universo” e che ogni essere umano conta quanto me o più di me.
Che c’è? C’è che sono fatta d’amore, al di là di questo semplice cuore.
Ritrovare se stessi è come sentirsi nuovamente in pace con il mondo.