Carla Compierchio – Stati d’Animo
Chi lo ha detto che disabilità significa inabilità?
Chi lo ha detto che disabilità significa inabilità?
Ho bisogno di star sola per ricordare come si vola.
Sogni e polvere, speranza e dolore. L’arcobaleno è oltre.
Sono un mosaico al quale talvolta cambio qualche tassello, mi piace sconvolgere le tinte, le figure, tranne quelle armoniose ed eccetto i colori primari, quelli non cambiano mai.
Devo dire che nonostante tutto sono contenta della donna che sono diventata. Una figlia, Una mamma, una guerriera e sognatrice che anche se è inciampata, caduta, non si è persa mai d’animo. E nonostante tutto posso urlare al mondo che sono fiera di me, perché ho capito che solo credendo in ciò’ che si è; si può’ amare ed essere amati per quello che si è per davvero.
Ho un buco nell’animo. Ho provato a riempirlo con alcool, tempo sprecato, persone sbagliate, luoghi ameni e finti sorrisi, poi ho realizzato che quel vuoto non lo colmerò mai, né voglio più farlo, perché in esso riecheggia il senso stesso del mio essere.
Ciò che nei momenti bui chiamiamo spiragli di luce, nei momenti di gioia li chiamiamo compromessi.