Mariella Buscemi – Stati d’Animo
In sospensione, ad inseguire l’ansia del lancio cieco di una moneta senza né testa né croce.
In sospensione, ad inseguire l’ansia del lancio cieco di una moneta senza né testa né croce.
Tutti coloro che prendono seriamente se stessi e la vita, vogliono stare soli, ogni tanto. La nostra civiltà ci ha così coinvolti negli aspetti esteriori della vita, che poco ci rendiamo conto di questo bisogno, eppure la possibilità che offre, per una completa realizzazione individuale, sono state messe in rilievo dalle filosofie e dalle religioni di tutti i tempi. Il desiderio di una solitudine significativa non è in alcun modo nevrotico; al contrario, la maggior parte dei nevrotici rifugge dalle proprie profondità interiori, ed anzi, l’incapacità di una solitudine costruttiva è per se stessa un segno di nevrosi. Il desiderio di star soli è un sintomo di distacco nevrotico soltanto quando l’associarsi alla gente richiede uno sforzo insopportabile, per evitare il quale la solitudine diviene l’unico mezzo valido.
Se si è a grandi dosi nell’anima, si potranno elargire e riversare sull’altro solo altrettante grandi dosi. Se si è piccoli o si è a metà, rispettivamente, piccole o mezze dosi. Si dona in virtù della misura del proprio essere. Diamo ciò che siamo, diversamente, è inconcepibile tutto il resto.
Quando dico che non ho bisogno di niente in realtà ho bisogno di tutto.
Più faccio vita sociale, più divento asociale.
La mia definizione della parola forza interiore: voglia disperata di vivere, vivere ed ancora vivere.
Quante volte ho cerato di comprendere gli altri. Quante sono le volte che ci son rimasto male, e quante volte alla fine mi sono ritrovato solo con me stesso.