Teena Brandon – Stati d’Animo
D’ora in poi sceglierò me stessa, sceglierò la mia tranquillità e la mia felicità.
D’ora in poi sceglierò me stessa, sceglierò la mia tranquillità e la mia felicità.
Le persone sono un po’ come le stelle, brillano di una luce immensa, anche se sono lontane.
Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati.
Si può rendere felice una persona che non ci rende felici? E se anche facessimo l’impossibile per assecondare la sua “felicità”, non sarebbe forse regalare un’illusione? Trovo sia infinitamente più triste una felicità fasulla che un dolore sincero.
La lontananza può impedire una carezza, ma non può impedire un pensiero.
Mi vesto di quelle che vengono definite stranezze. Ho le cerniere in pieno volto per aprire e chiudere sorrisi. Ho i lacci di un corsetto costrittivo sempre ben stringati sul petto per non lasciar uscire cuore a sproposito. Il mio cuore è a sproposito. È uno sproposito spropositato. Sproporzionato, sprangato e con la chiave lasciata da dentro, nella serratura, per impedire ogni tipo di incursione maldestra. Verresti mai a rubare a casa del ladro? E se il padrone di casa avesse saputo a che ora fosse arrivato il ladro, avrebbe lasciato l’uscio di casa incustodito? E non prendiamocela col ladro, ma col padrone! Ho le cerniere che vogliono essere oleate. Ho i nodi nel lacci.
Ho dormito, mi sono svegliato; respiro ancora, ancora vivo.