Mario Pugliese – Stati d’Animo
Andare in giro con “cuore e mente aperte” equivale ad esporsi al sole cocente senza nessuna protezione, si rischia di bruciarsi.
Andare in giro con “cuore e mente aperte” equivale ad esporsi al sole cocente senza nessuna protezione, si rischia di bruciarsi.
Vorrei appoggiare la testa su un cuscino, posare la mente su di un sogno, ma veglio perché non possa il sonno impedirmi di vedere il tuo ritorno.
Ci sono odori, sapori, che ti entrano nelle narici, ti s’infiltrano dentro, ti circolano nello stomaco, nei polmoni, e ti attraversano tutta, fino ad arrivare lì, proprio lì, al centro del cuore. Certi odori ti tolgono il fiato in gola, ti rimangono incollati addosso e non ti mollano più.
Era un sabato sera di dicembre. Ero nella mia stanza e stavo bevendo molto più del solito. Mi accendevo una sigaretta dietro l’altra pensando alle ragazze, alla città, e agli anni che avevo davanti a me. Guardavo davanti a me e non mi piaceva quasi niente di quello che vedevo. Non ero un misantropo o un misogino ma mi piaceva star solo. Si stava bene seduti tutti soli in uno spazio ristretto a fumare e a bere. Avevo sempre fatto ottima compagnia a me stesso.
Nessuno conosceva le mie lacrime meglio dei miei occhi riflessi nello specchio.
Chi ero? Una bambolina di porcellana, che cadendo è andata in mille pezzi. Chi sono? Una giovane donna, che partendo dalle fondamenta ha saputo ricostruire se stessa. Chi sarò? Il futuro, è un enigma per chiunque. Al momento, posso solo immaginare la donna completa che un giorno sarò.
Odio la solitudine solo quando non riesco a dargli un perché.