Edvania Paes – Stati d’Animo
Troppe cose per la testa. Una sola nel cuore.
Troppe cose per la testa. Una sola nel cuore.
Le sfumature del dolore rimangono impresse nell’anima, il dolore lascia cicatrici che solo il tocco autentico di mani delicate, nel trascorre inesorabile del tempo, riesce a rendere meno dolenti.
Chiudo gli occhi e mi fermo ad ascoltare il mio cuore… mi parla di caldi abbracci e dolci sorrisi… mi parla di corpi uniti da passione, di mani che si cercano e di labbra che si uniscono… mi parla di sguardi sinceri carichi d’emozioni… pronuncia un solo nome all’infinito, come una melodia lontana… ed il suo suono mi culla nella notte.
Oggi ho fatto tutto quello che ho potuto. Dormirò sereno.
Ho imparato ad aprirmi, il valore e la forza dei sentimenti, quei sentimenti che, oggi, mi causano dolore. Ora, come una barca senza timone, vago nelle ombre della notte lunga e fredda,.
La mia mente è l’unico mondo dove ho potuto davvero esprimermi liberamente.
Vivere o morire… cosa è meglio? Vivere rincorrendo con affanno la vita o morire perché non credi o non sopporti più la vita. Per convincermi canto Modugno: “Meraviglioso… ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso… Meraviglioso perfino il tuo dolore potrà guarire poi meraviglioso… Ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto: ti hanno inventato il mare… Tu dici non ho niente… Ti sembra niente il sole… la vita… l’amore…”