Charles Bukowski – Stati d’Animo
A volte mi sento come fossimo tutti prigionieri di un film. Sappiamo le battute, sappiamo dove metterci, come recitare, manca solo la macchina da presa. Però non possiamo uscire dal film. Ed è un brutto film.
A volte mi sento come fossimo tutti prigionieri di un film. Sappiamo le battute, sappiamo dove metterci, come recitare, manca solo la macchina da presa. Però non possiamo uscire dal film. Ed è un brutto film.
Le traversate del cuore sono come fiumi in piena, incessanti e impetuosi quando sfociano nel mare dei sentimenti.
E poi arrivano quei momenti di silenzio, di solitudine, nei quali il solo desiderio, la sola cosa giusta da fare è di prendersi una lunga vacanza, lontano da tutti e tutto. Per ritrovarsi, per ritornare ad essere quello che si è.
E quando hai accanto chi ami, hai già la felicità, ma purtroppo molte volte te ne accorgi solo quando rimani solo.
Io non sono una seconda scelta, sono una primizia.
E sono di tre quarti, che guardarmi tutta intera mi spaventa. E seguo i sei ottavi che la musica mi accompagna.
Non è la pugnalata di Caino che temo, ma il bacio di Giuda.