Anonimo – Stati d’Animo
E quando stiamo soli macchina, cantiamo a squarciagola, imprechiamo, vaghiamo con la mente, a volte non ci ricordiamo nemmeno la strada giusta da prendere ci isoliamo completamente dal mondo.
E quando stiamo soli macchina, cantiamo a squarciagola, imprechiamo, vaghiamo con la mente, a volte non ci ricordiamo nemmeno la strada giusta da prendere ci isoliamo completamente dal mondo.
Il cuore non dorme neppure di notte e, mentre tu riposi, lui ti prepara la scorta di speranze con cui affrontare una nuova giornata.
Non ti curar se fuori piove, l’importante è che ci sia il sole dentro te.
Le persone non si perdono. Le persone, se le perdi, le puoi chiamare, cercare, rincorrere. E se non ti rispondono è perché scelgono liberamente di non risponderti e di non esserci più. Ne sono consapevoli, e allora non le hai perse. Sono loro che scelgono di perdere te.
La costanza è mezza vittoria.
Te ne sei andato. Così, da un giorno all’altro, hai fatto bene, sei uscito da una situazione che non ti faceva più stare bene.Mi manchi comunque sai, sento la mancanza della tua presenza, quando con un solo sorriso riusciva a far svanire tutte le paure, avevi sempre una soluzione, per la mia insicurezza, per la mia scarsa autostima. Se mi voltavo, ti vedevo, e prendevo coraggio, ma adesso non ci sei, ed io mi sento sola, tu hai detto che comunque vada ci sei, che ti posso chiamare, ci possiamo vedere, ma sai è difficile, non saprei che dirti, come sempre, mi conosci. Mi sento persa.Ogni maledetta domenica mi ripeto, fai ciò che ti ha insegnato, segui ciò che ti diceva, fai vedere che ce la puoi fare, fai vedere ciò di cui sei capace, rendilo fiero, rendigli onore. Ma tu non ci sei, non sei lì, fuori da quel campo per vedermi, per ridere di nuovo con me, per trasmettermi coi tuoi grandissimi occhi celesti tutta la grinta di cui ho bisogno, non ci sei, ed io me ne rendo conto ogni volta di più, stai svanendo, sta svanendo la tua presenza, allora stringo un po’ di più il tuo ricordo.Rileggo i messaggi con cui mi rassicuri, e ti aspetto, anche se ormai ho capito, non si aspetta chi non può tornare.
Mi faceva male al centro esatto del petto, sentivo una gran fitta e per quanto potessi sforzarmi di non pensarci, sapevo che non ci sarebbe stata nessuna medicina in grado di guarirmi.