Alexandre Cuissardes – Stati d’Animo
Ho sempre sentito di avere il diritto di farlo, al momento opportuno ho trasformato il diritto di farlo in dovere di farlo.
Ho sempre sentito di avere il diritto di farlo, al momento opportuno ho trasformato il diritto di farlo in dovere di farlo.
Faccio opera di nascondimento e di diminuzione. Una matematica che mi sottrae, ripartendomi le logiche. Quando mi sono ritrovata a moltiplicare le basi della mia realtà per le altezze dei miei sogni e il risultato è stato dividermi per due, tra ciò che restava dell’infranto e ciò che mi lasciava definitivamente. Geometrie che perdevano la mia stessa figura su piani irregolari, e solidi a costruire palizzate insormontabili. Non mi piace chiedere. Non oso chiedere. Ricerco parole che mi facciano perimetro di protezione e recinti spinati per non far entrare più nessuno. Mi affronto a testa bassa come se mi giungessi da fuori e ci fosse da temere. Divento preda. Sono arma. Mi sarei salvata se non avessi sparato. Non è come penso. È come sento.
La democrazia deve convincere, non costare.
Ché volontà, se non vuol, non s’ammorza,ma fa come natura face in foco,se mille volte violenza il torza.Per che, s’ella si piega assai o poco,segue la forza…
Indossa le mie scarpe, percorri la mia strada, poi potrai permetterti di aprire la bocca ma sono convinta che a quel punto deciderai di non farlo.
Ciò che è custodito nel cuore non necessita di occhi per essere visto.
Non aspiro a grandi cose, ma a quelle piccole gioie quotidiane: che possono essere una passeggiata in riva al mare, una chiacchierata con mio figlio, un bel dolce fatto in casa, una rimpatriata con i cari amici, ecco la semplicità la cosa che amo in assoluto!