Claudio Visconti De Padua – Stati d’Animo
Spesso mi chiedo se nel vasto firmamento ci sia un pianeta come il nostro, abitato da esseri umani che all’origine non mangiarono il frutto proibito.
Spesso mi chiedo se nel vasto firmamento ci sia un pianeta come il nostro, abitato da esseri umani che all’origine non mangiarono il frutto proibito.
Anche dopo anni, alcune cose, belle o brutte che siano, alimenteranno in noi sempre determinate emozioni. Anche dopo anni, abbiamo le stesse domande cagionanti alle quali ancora non sappiamo rispondere.
Perfino chi sorride a volte finge.
Sono una persona molto fragile, basta poco per farmi cadere. Sono fragile, ma non pensate che se riuscite a farmi cadere riuscite anche a non farmi rialzare, perché io mi rialzo sempre. La mia fortuna è che io non sono resistente ma resiliente, non rimarrò in piedi ma i miei occhi sono buoni. Ricordalo.
Credo che la stazione sia il luogo dell’autenticità delle lacrime e dei sorrisi, dove, negli arrivi e nelle partenze si alternano stati d’animo profondi lasciando poco spazio alla finzione.
Il Diavolo fissandomi negli occhi rifiutò di riservarmi un posto nel suo regno…Disse che con la mia presenza nel suo regno quest’ultimo apparirebbe come il paradiso e l’unico aspetto infernale degno di chiamarsi tale ricadrebbe nelle fiamme che ardono e bruciano nei miei occhi.Mi invitò di restare nel mio inferno personale piuttosto che rovinare ed oscurare il suo.
Il turbinio del tempo, ci avvolge. Sembra voglia calpestare il Presente, farci dimenticare il Passato, rendere incerto il Futuro. Eppure ho la certezza che il tempo mente, ci illude, vaga tra i nostri pensieri, chiacchiera cercando di convincerci che questa è la realtà. Ma non c’è prigione peggiore delle nostre convinzioni prive di certezza. Siamo noi che abbiamo deciso di vivere in una linea immaginaria costruendo i nostri vuoti.