Maria Suppa – Stati d’Animo
Ci sono notti che non dormo e provo a pensare a quel che di giorno tace, a quello che non riesco a capire e che nel buio fa rumore.
Ci sono notti che non dormo e provo a pensare a quel che di giorno tace, a quello che non riesco a capire e che nel buio fa rumore.
Vorrei sempre scorgere un’apertura verso inusitate strade che conducono a spazi mentali senza orizzonti e non sentirmi costretta nei tortuosi vicoli ciechi del quotidiano. Vorrei potermi ritrovare, un giorno, così per caso, come un essere che si dispieghi nella sua incontrastata pienezza, senza separazioni, né confini. Ma è nel silenzio che scorgo l’albeggiare del mio sole, quel sole che mostra l’essenza senza veli e ti dà la forza, nell’afflizione, di comprendere che questa nostra realtà non è altro che una mappa di uno smisurato territorio. Basta, a volte, sentire che il succedersi del tempo non cambia una realtà di per sé immutabile. Non è facile immaginarsi come puntini in un universo quando vedi solo te stesso come universo e tutto il resto puntini.
Le emozioni edificano un linguaggio privo di parole ma ricco di suoni. Il silenzio è il mezzo attraverso tali suoni raggiungono la nostra anima e la fanno vibrare della stessa armonia.
Ci sono promesse che somigliano a quei cuori disegnati sulla battigia dagli innamorati; la prima onda li preserva, la seconda li attenua, la terza li cancella.
Essere coerenti non significa essere immutabili, ma aver la consapevolezza che tutto può cambiare.
Diventi forte quando sai che esisti solo tu per amarti.
Solo le menti più lucide brillano anche al buio!