Daniele De Patre – Stati d’Animo
Urlare, sbraitare, agitarsi, però certi silenzi sono capaci di fare molto più rumore, tanto sono “assordanti”.
Urlare, sbraitare, agitarsi, però certi silenzi sono capaci di fare molto più rumore, tanto sono “assordanti”.
Prima o poi tutti ci guardiamo allo specchio, ma quanti riescono a rivedere La propria immagine riflessa.
Dietro la cortina delle inafferrabili nuvole si nascondono i miei pensieri, si lasciano trasportare lievi dalla brezza leggera, come incantati dalla voce del vento.
Lo ammetto, con diverse persone sono duro. Sarà perché le voglio bene; oppure, è per il bene che le voglio.
Vedo un paesaggio all’orizzonte, già visto e conosciuto, che si ripresenta sotto diverse spoglie. Con una coltre di neve ad imbiancare i miei mai persi ricordi. Tanta è ora la voglia di tuffarsi in questo bianco mare, con la consapevolezza di potersi fare molto male, ma non mi sono mai opposto a me stesso, e a ciò che desideravo davvero, e non mi fermerà di certo ora il dolore. E quella immacolata neve, di quei paesaggi familiari, oltre questo spaventoso nero senza via di uscita, mi spinge a provarci ancora, e a ritrovarti. Se vuoi aspettami, un giorno ritornerò da te, e giocheremo come due bimbi di nuovo insieme nella neve.
La felicita o l’infelcità è solo ed unicamente una proiezione del pensiero.
Nel buio generato dall’indifferenza, se non avviene alcun cambiamento, non v’è luce che possa splendere.