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Nicolò Mino – Stati d’Animo

A me i pagliacci fanno tristezza, perché penso che per guadagnare qualcosa devono fare ridere il proprio pubblico con situazioni bizzarre; quelli invece che mi fanno ridere sono i fighi perché hanno tutto e non importa chi hanno di fronte, loro si sentono superiori.

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    A te che stai affrontando un momento difficile dico: tieni duro, passerà. A te che non riesci a superare un esame dico: non scoraggiarti, a volte le “sconfitte” si trasformano in benedizioni. A te che stai cercando un lavoro dico: abbi fede, la ruota gira per tutti, sarà così anche per te. A te che hai mille dubbi e confusioni dico: fai ordine nel cuore e nella testa, procedi con calma e non metterti fretta, la soluzione arriverà da sé. A te che hai subito un tradimento dico: non smettere di credere nell’onestà e nella lealtà delle persone, esiste ancora. A te che non credi in Dio o che lo stai cercando dico: non temere, Lui crede in te e ti sta cercando da sempre. A te che vedi tutto nero dico: prova a capovolgere la tua prospettiva, il sole sorge ogni giorno anche per te. A te che soffri per amore dico: si chiude una porta e si apre un portone, devi crederci e vedrai meraviglie. A te che non sai se tenere il bambino che aspetti dico: non aver paura, la Vita è il dono più bello, amala! A te che sei malato dico: affronta il dolore con coraggio, ricorda che la prima medicina è la tua forza di volontà. A te che sei nel lutto dico: coraggio amico, la morte è solo un passaggio e chi ti lascia lo fa solo fisicamente, sarà sempre accanto a te. A te che hai perso la speranza dico: combatti da forte, la felicità è un tuo diritto e vince solo chi crede fino alla fine!

  • Silvia Franco – Stati d’Animo

    Quanto vento deve passare ancora di qui? Quanto tempo ancora deve passare? Quando le foglie potranno smettere di tremare? Di tremare dalla paura di essere staccate e di essere portate lontano? Reggeranno questa volta i miei rami? Reggeranno, o verranno strappati con forza per poi cadere verso il basso, vicino alle radici, dove so che sarebbe impossibile arrivare. È troppo il rischio di spezzarsi per andare riprendersi qualcosa che non ti appartiene più. Posso solo rimanere immobile, come sempre, con lo sguardo verso l’infinito e chiedermi se il tempo che avrò a disposizione tra un soffio e l’altro sarà sufficiente. Sarà sufficiente? Sarò di nuovo pronto? Sarò in grado di resistere alla prossima raffica? Sarò ancora in grado di difendermi dal tempo che passa?