Fëdor Michajlovic Dostoevskij – Stati d’Animo
A volte l’uomo è straordinariamente, appassionatamente innamorato della sofferenza.
A volte l’uomo è straordinariamente, appassionatamente innamorato della sofferenza.
Di silenziosa tenerezza, non è mai morto nessuno. Circondatevi di questo. Di vita vera, di sogni colorati e brillanti, anche irrealizzabili. Di pagine di libri, di foglie sul selciato. Di profumo di sugo sul fuoco, di fusa del vostro gatto, di sguardi per strada e di pochi amici sinceri. Fate un tuffo nella tenerezza.
Se vi sentite sbagliati è perché siete circondati da persone sbagliate. Cercate quelle che vi fanno andare in tilt il cuore, non la testa.
Oggi è uno di quei giorni in cui non si ha voglia di parlare e di far niente. Quei giorni in cui dovresti reagire e invece te ne stai al caldo nel letto a pensare a cosa è cambiato!
Voglio avere anch’io un sogno da realizzare. Voglio avere anch’io qualcuno da prendere per mano e dirgli: “Ehi… mi sei mancato”! Voglio avere anch’io quella voglia di alzarmi al mattino perché quello che devo fare non sono solo doveri, ma dei veri piaceri mi attendono. Voglio una vita semplice e dignitosa. Voglio quell’abbraccio che allo spegnersi del giorno mi scalda e mi accende la pelle, voglio il fuoco che mi brucia l’anima ma d’amore non di dolore.
Beato colui che vive di grande fantasia, un dono, e una carezza che addormenta la malinconia.
Più faccio vita sociale, più divento asociale.